Il Futuro è solo Passato?
In questi ultimi tempi mi sono spesso trovata a pensare a quanto spesso ci capitano questi flashback... momenti in cui riviviamo cose che abbiamo già vissuto in passato.
La réunion degli Oasis, a cui è preceduta quella dei Blur (strano, eh) è una di queste.
In Italia abbiamo ri-avuto solo per fare esempi a caso gli Articolo 31, Paola & Chiara, il tour negli stadi di Max Pezzali che ha riportato ai concerti la mia generazione cresciuta con gli 883 (e in quel periodo credo di essere stata tra le pochissime persone a non aver visto quello spettacolo!) ..e poi non so, non sono grande fan della musica nostrana (sorry, not sorry).
Penso poi alla cinematografia, prendiamo ad esempio Rocky.
Tra il 1976 e il 1990 sono usciti 5 film.
E poi si è pensato di girarne un altro, nel 2006.
Perché il povero Balboa non era stato abbastanza sfigato in 5 film.
No, ce ne voleva un altro (a proposito, esiste un protagonista più sfigato di Rocky?)
Oppure penso ai Ghostbusters, usciti per la prima volta sul grande schermo nel 1984, e con un sequel nel 1989.
Ci hanno lasciato in mezzo ai fantasmi fino al 2021, anno in cui è uscita una nuova storia (dopo 32 anni!) e nel 2024 ci hanno stupito (?) di nuovo.
Vogliamo parlare anche delle case di moda?
Direttori creativi che si riciclano spesso e altrettanto spesso molto male e propinano rivisitazioni riviste e straviste dei capi classici inventati tra gli anni 80 e 90.
Senza anima, cuore, attualità, prepotenza, senza la sfacciataggine di chi è convinto di avere il mondo intero tra le mani da plasmare (aaaah, che bello era guardare la moda quando si era convinti davvero che fosse così)
No va beh dai in realtà non voglio parlare di moda perché il settore tessile mi è professionalmente molto caro e non me la sento di parlare di lavoro anche quando scrivo quello che mi passa per la testa mentre non sto lavorando.
Comunque: da buona esperta di cose inutili (ride, nda.), mi interrogo su questi eventi socio-culturali che mi sono contemporanei.
Certo, sono d'accordo, leggendole così sembrano solo cose superficiali.
Ma credo che alla base di tutto ci sia questa nostra quasi disperata volontà di mantenere lo "status quo" dei nostri anni migliori, che sono sistematicamente sempre quelli che abbiamo già vissuto (chissà perché, mi domando, come se il 1996 sia stato un anno incredibile e irripetibile. Ma che ne sai che il 2029 in realtà sarà un anno dalla congiunzione astrale che Paolo Fox levati!).
Non invecchiare, non cambiare abitudini, non cambiare amici casa lavoro taglia di vestiti gusti musicali piatto preferito.. Niente!
Quello che amavi da giovane è sempre più bello.
Beh no, io mi ero presa una scuffia per un ragazzo che da giovane era decisamente più bello di quanto non sia adesso (gli voglio molto bene lo stesso ma non c'è proprio paragone).
Questo assurdo dilagare di interventi estetici grandi e piccoli poi, che portano tutti ad essere simili gli uni agli altri e fermarli in un tempo che non è mai esistito, spesso con effetti più grotteschi che ammirabili.
Non so, sarà che da quasi quarantacinquenne accettare gli anni che passano mi sembra uno sforzo immenso ma tutto sommato doveroso.
Non saprei attribuire la frase al suo autore originale, ma essendo io fondamentalmente un pozzo di memoria per tutte le cose frivole (una mia ex collega dice di me: "Se usasse il suo cervello per le cose importanti, potrebbe dirigere il CERN di Ginevra"), ricordo di averla letta in una intervista fatta a George Clooney.. e dice "Mi piace invecchiare. L'alternativa è molto peggio".
Da quando l'ho letta ogni tanto ci penso, e trovo sia verissimo.
Il tempo è l'unica cosa che non si può fermare. Imparare ad accettarlo ti dà anche una certa pace interiore, devo ammetterlo.
E va beh, avrò qualche ruga. Qualche acciacco (che però dannazione la vita poteva aspettare ancora un attimino a darmeli).. ma chi se ne frega.
Guardo il mondo con gli occhi sempre curiosi, quelli cerco di non cambiarli mai, e aperti al cambiamento.. e al futuro.
Ma se mi guardo intorno vedo solo gente nostalgica, che vorrebbe avere sempre 20 anni, anche a 60.
E che ahinoi spesso mantiene la testa che aveva a 20 anni (io ero veramente una cogliona a quell'età).
Che sfugge alle sue responsabilità e che cerca sempre altri a cui dare la colpa.
Che vuole tornare a casa la sera e trovare da guardare ancora il quiz dell'ora di cena.
E vorrebbe vincere la Lotteria Italia.
Quella però che veniva assegnata da Carràmba che sorpresa! (Quanto mi manca la Carrà).
Mi sono sentita dire che anche negli anni 80 e 90 c'erano tante contaminazioni degli anni prima... che è una cosa ciclica.
Certamente!
Non sarebbero mai esistiti gli Oasis senza i Beatles.
Ma almeno negli anni 90 gli Oasis hanno creato qualcosa di nuovo, nuovissimo, grazie a chi c'è stato prima di loro. Hanno rielaborato i suoni, hanno trovato dei punti di partenza per finire completamente altrove.
Adesso invece non si trovano più solo i punti di partenza... adesso si vogliono anche i medesimi punti di arrivo.
E mi chiedo se la nostra parabola abbia toccato allora il suo punto più alto, e che ora non ci resti altro che la discesa.
Abbiamo davvero visto tutto? Abbiamo davvero creato tutto? Non esiste null'altro nella mente umana da inventare? Davvero non vedrò niente di nuovo per il resto della mia vita?
No perché questo è piuttosto avvilente.
Penso a tutte queste cose mentre ancora mi gaso per aver trovato i biglietti per andare a Londra a vedere i fratelli Gallagher, ad Agosto 2025.
Ci penso, elaboro, ma non riesco ad ergermi sopra la massa, e quindi non riesco a sfuggire alla nostalgia del tempo.. perché diciamolo, un'altra delle frasi che più mi si addicono è "Predico bene ma razzolo dimmmerda"
A mia misera discolpa posso dire che nel mio caso quando Liam & Noel erano sul tetto del mondo, io non avevo nessun amico o amica con i miei stessi gusti musicali, e ai concerti da sola ancora non avevo l'abitudine di andare. Quindi negli anni del boom degli Oasis non li ho mai visti dal vivo.
Ecco, diciamo che sarà come mettere al suo posto un pezzetto del puzzle della mia vita che non sapevo dove si fosse cacciato.
Anche se spero che quel genio maledetto di Noel scriva dei pezzi nuovi che proietteranno la musica degli Oasis dove non sono mai arrivati prima.
Dove nessuno è arrivato prima.
Nel futuro, finalmente.
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